Da questa parte onde 'l fiore e maturo
di tutte le sue foglie, sono assisi
quei che credettero in Cristo venturo;
da l'altra parte onde sono intercisi
di voti i semicirculi, si stanno
quei ch'a Cristo venuto ebber li visi.
di tutte le sue foglie, sono assisi
quei che credettero in Cristo venturo;
da l'altra parte onde sono intercisi
di voti i semicirculi, si stanno
quei ch'a Cristo venuto ebber li visi.
Dante - La Divina Commedia
Cosi orai; e quella, si lontana
come parea, sorrise e riguardommi;
poi si torno a l'etterna fontana.
E 'l santo sene: <<Accio che tu assommi
perfettamente>>, disse, <<il tuo cammino,
a che priego e amor santo mandommi,
vola con li occhi per questo giardino;
che veder lui t'acconcera lo sguardo
piu al montar per lo raggio divino.
E la regina del cielo, ond' io ardo
tutto d'amor, ne fara ogne grazia,
pero ch'i' sono il suo fedel Bernardo>>.
Qual e colui che forse di Croazia
viene a veder la Veronica nostra,
che per l'antica fame non sen sazia,
ma dice nel pensier, fin che si mostra:
'Segnor mio Iesu Cristo, Dio verace,
or fu si fatta la sembianza vostra? ';
tal era io mirando la vivace
carita di colui che 'n questo mondo,
contemplando, gusto di quella pace.
<<Figliuol di grazia, quest' esser giocondo>>,
comincio elli, <<non ti sara noto,
tenendo li occhi pur qua giu al fondo;
ma guarda i cerchi infino al piu remoto,
tanto che veggi seder la regina
cui questo regno e suddito e devoto>>.
Io levai li occhi; e come da mattina
la parte oriental de l'orizzonte
soverchia quella dove 'l sol declina,
cosi, quasi di valle andando a monte
con li occhi, vidi parte ne lo stremo
vincer di lume tutta l'altra fronte.
E come quivi ove s'aspetta il temo
che mal guido Fetonte, piu s'infiamma,
e quinci e quindi il lume si fa scemo,
cosi quella pacifica oriafiamma
nel mezzo s'avvivava, e d'ogne parte
per igual modo allentava la fiamma;
e a quel mezzo, con le penne sparte,
vid' io piu di mille angeli festanti,
ciascun distinto di fulgore e d'arte.
Vidi a lor giochi quivi e a lor canti
ridere una bellezza, che letizia
era ne li occhi a tutti li altri santi;
e s'io avessi in dir tanta divizia
quanta ad imaginar, non ardirei
lo minimo tentar di sua delizia.
Bernardo, come vide li occhi miei
nel caldo suo caler fissi e attenti,
li suoi con tanto affetto volse a lei,
che ' miei di rimirar fe piu ardenti.
Paradiso ? Canto XXXII
Affetto al suo piacer, quel contemplante
libero officio di dottore assunse,
e comincio queste parole sante:
<<La piaga che Maria richiuse e unse,
quella ch'e tanto bella da' suoi piedi
e colei che l'aperse e che la punse.
Ne l'ordine che fanno i terzi sedi,
siede Rachel di sotto da costei
con Beatrice, si come tu vedi.
Sarra e Rebecca, Iudit e colei
che fu bisava al cantor che per doglia
del fallo disse 'Miserere mei',
puoi tu veder cosi di soglia in soglia
giu digradar, com' io ch'a proprio nome
vo per la rosa giu di foglia in foglia.
E dal settimo grado in giu, si come
infino ad esso, succedono Ebree,
dirimendo del fior tutte le chiome;
perche, secondo lo sguardo che fee
la fede in Cristo, queste sono il muro
a che si parton le sacre scalee.
Da questa parte onde 'l fiore e maturo
di tutte le sue foglie, sono assisi
quei che credettero in Cristo venturo;
da l'altra parte onde sono intercisi
di voti i semicirculi, si stanno
quei ch'a Cristo venuto ebber li visi.
E come quinci il glorioso scanno
de la donna del cielo e li altri scanni
di sotto lui cotanta cerna fanno,
cosi di contra quel del gran Giovanni,
che sempre santo 'l diserto e 'l martiro
sofferse, e poi l'inferno da due anni;
e sotto lui cosi cerner sortiro
Francesco, Benedetto e Augustino
e altri fin qua giu di giro in giro.
Or mira l'alto proveder divino:
che l'uno e l'altro aspetto de la fede
igualmente empiera questo giardino.
E sappi che dal grado in giu che fiede
a mezzo il tratto le due discrezioni,
per nullo proprio merito si siede,
ma per l'altrui, con certe condizioni:
che tutti questi son spiriti ascolti
prima ch'avesser vere elezioni.
Ben te ne puoi accorger per li volti
e anche per le voci puerili,
se tu li guardi bene e se li ascolti.
Or dubbi tu e dubitando sili;
ma io disciogliero 'l forte legame
in che ti stringon li pensier sottili.
Dentro a l'ampiezza di questo reame
casual punto non puote aver sito,
se non come tristizia o sete o fame:
che per etterna legge e stabilito
quantunque vedi, si che giustamente
ci si risponde da l'anello al dito;
e pero questa festinata gente
a vera vita non e sine causa
intra se qui piu e meno eccellente.
Lo rege per cui questo regno pausa
in tanto amore e in tanto diletto,
che nulla volonta e di piu ausa,
le menti tutte nel suo lieto aspetto
creando, a suo piacer di grazia dota
diversamente; e qui basti l'effetto.
E cio espresso e chiaro vi si nota
ne la Scrittura santa in quei gemelli
che ne la madre ebber l'ira commota.
Pero, secondo il color d'i capelli,
di cotal grazia l'altissimo lume
degnamente convien che s'incappelli.
Dunque, sanza merce di lor costume,
locati son per gradi differenti,
sol differendo nel primiero acume.
Bastavasi ne' secoli recenti
con l'innocenza, per aver salute,
solamente la fede d'i parenti;
poi che le prime etadi fuor compiute,
convenne ai maschi a l'innocenti penne
per circuncidere acquistar virtute;
ma poi che 'l tempo de la grazia venne,
sanza battesmo perfetto di Cristo
tale innocenza la giu si ritenne.
Riguarda omai ne la faccia che a Cristo
piu si somiglia, che la sua chiarezza
sola ti puo disporre a veder Cristo>>.
Io vidi sopra lei tanta allegrezza
piover, portata ne le menti sante
create a trasvolar per quella altezza,
che quantunque io avea visto davante,
di tanta ammirazion non mi sospese,
ne mi mostro di Dio tanto sembiante;
e quello amor che primo li discese,
cantando 'Ave, Maria, gratia plena',
dinanzi a lei le sue ali distese.
Rispuose a la divina cantilena
da tutte parti la beata corte,
si ch'ogne vista sen fe piu serena.
<<O santo padre, che per me comporte
l'esser qua giu, lasciando il dolce loco
nel qual tu siedi per etterna sorte,
qual e quell' angel che con tanto gioco
guarda ne li occhi la nostra regina,
innamorato si che par di foco?